Nel monastero di cluny, centro della riforma, i monaci cambiano la regola benedettina dell'hora et labora dedicando il loro tempo alla sola preghiera. La coincidenza con il periodo in cui si consolida l'idea dell'esistenza del purgatorio fa la fortuna degli stessi monaci.
Il purgatorio, non previsto originalmente, rappresenta uno stato temporaneo in cui le anime non perfette vengno purificate e la preghiera diventa cosi strumento utile alla purificazione.
I monaci di cluny, dietro ricompensa, dedicano le preghiere alle anime del purgatorio e fanno contratti con le famiglie relai per pregare i loro defunti in cambio di denaro e del riconoscimento della giuridicità dello stesso monastero. Si crea in breve tempo un forte commercio che porta i monaci a una specializzazione della preghiera e all'istituzione di un giorno in cui si pregano tutte le anime, il giorno dei morti.
La ricchezza porta però alla superbia e spunta cosi la figura di Bernardo di Chiaravalle che si oppone a cluny e riporta la regola benedettina fondando l'ordine dei cistercensi, che porta al declino di cluny.
La prima tappa verso la riforma è realizzata da nicolò II nel 1057 che pone tre punti centrali
1.liberare la chiesa dalla soggezione al potere politico feudale
2.riforma morale della chiesa e del clero
3.rinascita del papato come istituzione libera e autonoma da ogni potere.
NicolòII cambia il modo di elezione del papa, prima eletto da popolo clero e cardinali, dichiarando che il papa fosseeletto dal clero e da icardinali vescovi. Se altri soggetti fossero intervenuti questi erano colpiti da scomunica e invalidavano l'elezione. Se vi fossero stati tumulti da parte del popolo i cardinali dovevano riunirsi dove non potevano piu subire l'influenza.
La chiesa si riappropria dell'elezione del papa.
I cardinali che erano fino ad allora preti collaboratori del vescovo di roma acquistano da quel momento una funzione piu importante.
Nasce il conclave inteso come riunione a porte chiuse e l'autoreferenzialità del papato.
Una volta eletto il papa se ne da informazione all'imperatore, cnacellando cosi ogni elemento di cesaropapismo.
Il secondo punto della riforma riguarda il celibato ecclesiastico. San Paolo preferisce all'episcopato i non sposati, tale regola era comnuqeu seguita dai vescovi generalmente. Non avendo famglia questi alla loro morte non distribuivano l'eredità e inoltre senza famiglia potevano dedicare interamente il loro tempo alla chiesa.
In libano esiste la chiesa maronita in cui i preti si sposano ed essa è riconosciuta da roma. Gli anglicani possono tornare ad essere cattolici e mantenere il matrimonio.
sabato 12 marzo 2011
ecclesiastico III
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